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Channel: Halloween – Il castello di PattiPatti
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Di concerti e vellutata di zucca e taratufi

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…e piange! Mentre ti sta parlando della musica o degli amici o dei vestiti o del tempo, ecco che la testa si abbassa un pò, i capelli vanno davanti al viso creando una cortina impenetrabile pari a quella del Cugino It, l’occhio si inumidisce, l’acqua aumenta e quella, neanche tanto, furtiva lacrima scende lungo il viso.
“Che cosa c’è tesoro?”
(Dopo la sequenza solita di “Non puoi capire” “Che te lo dico a fare” “Sei vecchia per queste cose”, finalmente si apre, altrimenti l’avrebbe aperta la cuoca)
“Sono innamorata! Soffro!”
(Di nuovo? La terza volta in due mesi… Stavolta chi è?)
“E’ bellissimo! Ma perchè soffri? E’ fidanzato? Non ti vuole? E’ uno che studia?”
“Ma lo vedi che non capisci???? Non è uno!!”
“Orca sono due e non sai deciderti?”
“No mamma… che nervi mi fai venire!!!”
“Sono cinque e li voglio sposare tutti!!”
“Ah, siamo a questo… A parte che la poligamia è vietata per legge, ma hai solo un’idea (Littizzetto docet) la mattina il bagno cosa potrebbe diventare? Ma chi sono? Li conosco?”
Alzata di occhi al cielo
“Mamma sono i One Direction!! Liamoliamoliamoliamo!!!!! E questa estate verranno in Italia, per dei concerti e tu non mi ci vuoi portare!!”
“Ma me lo hai chiesto?”
“No!”
“Hai la palla di vetro che dice che non ti voglio portare?”
“No!”
Voce dal fondo
“Mamma ci voglio andare anche io al concerto”
“Tu quoque, Flavia, figlia mia Aproblematica, vuoi andare al concerto?”
“Si, li amo anche io…”
Ussignur!!! Avevo due Directioner in casa e non lo sapevo… meno male che Matilde ancora mi ascolta gli XTC…

La cuoca, memore della sua passione per i Duran Duran, ma con la decenza di amarne uno solo e non tutti e cinque, per evitare quelle lacrime ormonali tanto serie a quell’età, si mette in moto.
Digita: “Vendita biglietti One Direction”
Risultato: due date a Milano a giugno e una a Torino a luglio.
Clicca Milano… Il computer comincia a fare delle gran pernacchie ridendo come un pazzo perchè i biglietti sono esauriti da due mesi. Ok, Torino…
Ecco qui, Stadio Comunale… Prato: 80euro… alla faccia e dice anche che costa poco… Ma nel prato non ci sono mai voluta andare neanche quando avevo l’età per farlo, figurati ora a 44 anni con due figlie al seguito, comunque i biglietti non ci sono più. Vediamo sugli spalti… 120, 145, 250, ma stiamo parlando di euro o di una pressione arteriosa in forte ascesa? 1500euro prato vip???? Cos’è, coltivato a marijuana?? Facendo un conto rapido: fosse stato anche prato 240euro per tre biglietti, poi ci sono le commissioni, e bla bla arriviamo a oltre 300euro,150euro di trasporti, un alberghetto perchè non posso andare a dormire in stazione tipo homeless non per me ma per le pargole… Insomma sto scherzo mi verrebbe a costare più di 500euro… Mmmm, guarda guarda: i biglietti erano in vendita a partire da novembre…
Riunione familiare:
“Ragazze al concerto non ci si può andare!”
Scene di panico generale: una si siede e silenziosamente piange, l’altra inveisce piangendo:
“Ecco, io lo sapevo che non mi ci portavi! Sei uguale a tutte le altre mamme, tutte le mie amiche ci vanno, fanno le foto ai biglietti mettendole su Facebook, come profilo su whatsApp, i genitori di Antonella glielo hanno fatto come regalo di Natale, solo io non ci vado, solo ioooooo!!!!”
Abile ribaltamento della scena:
“Ecco appunto, io volevo tanto portarvi, ma visto che i biglietti li stanno vendendo da Novembre e voi ve ne uscite solo a Gennaio che volete andare al concerto, non ci posso fare niente, i biglietti sono tutti esauriti, e questa volta non è colpa mia!”
Punto per la cuoca, palla al centro!
Questa vellutata è uno dei piatti serviti al Castello per il cenone di San Silvestro, preparata dal Principe. La ricetta l’ha estorta a Roberto, lo chef di un delizioso locale potentino, il Singapore Sling.. (si chiama proprio come il cocktail) gli era piaciuta talmente tanto che DOVEVA replicarla… e in effetti è delicata, saporita, particolare… Incredibile ma vero, anche le fatine hanno gradito…

INGREDIENTI

2 patate
500gr di zucca senza buccia
1 costa di sedano
1 scalogno
1/2 cipolla
1 cucchiaino di concetrato di pomodoro
1 carota
1/2 bicchiere di vino bianco
250ml di acqua

300gr di taratufi (alias venus verrucosa alias tartufo di mare alias noscia riale)
1 spicchio di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
prezzemolo qb


PROCEDIMENTO

Tagliare il sedano, la cipolla, lo scalogo e la carota a tocchettini e farli soffriggere con un poco di olio. Nel frattempo tagliare la zucca a pezzi grossolani e farla soffriggere a fuoco vivace ma non fortissimo. Quando si è un pò ammorbidita aggiungere 1/2 bicchiere di vino, il concentrato di pomodoro e i 250ml di acqua. Incoperchiare e far andare fino a quando la zucca sarà completamente sfatta. Frullare con un mixer ad immersione. Nel frattempo, a parte, mettere due tre cucchiai di olio in una larga pedella e far soffriggere uno spicchio d’aglio. Quando fa le bolliccine buttarci i taratufi e incoperchiare, far sfumare con un pò di vino e farli aprire. Quando sono tutti aperti, spegnere il fuoco, versare l’acqua di cottura nella vellutata e disporla nelle fondine o nelle ciotoline. Sgusciare un pò dei frutti di mare e aggiungerli alla vellutata e sistemare quelli non sgusciati sopra con un pò di prezzemolo.



L’angolo del sommelier: Verdicchio Riserva di Jesi spumante riserva DOCG, Friuli Grave Traminer Aromatico Superiore Doc

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